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al testo di Maria Allo
monologo
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Il silenzio in pieno giorno
indomito insiste su questa pioggia
che l’oscurità del cielo rende luminosa.
Tu non chiedermi ragione di questo silenzio.
E’ pronuncia di oblio senza dolore
come il glicine che in un pomeriggio
d’autunno mettemmo a dimora
Tu non sai che i fiori del glicine da sempre
sono nemici delle foglie per un mistero
che il glicine non confessò mai?
Prima di fiorire attende che cadano le foglie
o rapidamente uccide i fiori prima delle gemme.
Tu non chiedermi ragione
di questo sguardo fluido sulle cose
lievito tenace nel silenzio
più del fragore del mare.
© Maria Allo
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Piergiorgio
- 13/02/2015 01:35:00
[ leggi altri commenti di Piergiorgio » ]
che bella...in questo tuo monologo vedo circonfusa lidea stessa di poesia "Tu non chiedermi ragione di questo sguardo fluido sulle cose..." non chiedermi formula o parola che possa aprirti altro che non sia la "mia" voce...poesia è monologo interiore, scavo...nel dia-logo si registra lo scarto di una conoscenza che è quasi sempre dialettica che prende vita nel suo condursi a due o più voci...il fare poetico è monodia, canto a una voce sola un caro saluto
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Lorenzo Mullon
- 12/02/2015 20:06:00
[ leggi altri commenti di Lorenzo Mullon » ]
i fiori nemici delle foglie sembra la spuma nemica delle onde nella corsa verso la spiaggia vince sempre la spuma
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